Storia

Struttura

A due gruppi di architetti fu assegnato l’incarico di un progetto comune per la costruzione di un sacrario, la sistemazione del piazzale e il consolidamento delle gallerie fatte esplodere dai nazisti dopo l’eccidio. Il Sacrario delle Fosse Ardeatine è un grandioso monumento, pur nella semplicità ed austerità della sua linea architettonica. Esso abbraccia in un solo complesso: le grotte, nelle quali venne consumato l’eccidio; il Mausoleo, ove sono raccolte le salme; il gruppo scultoreo, che sintetizza espressivamente la tragedia dei 335 martiri.
Il Museo delle Fosse Ardeatine, allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Le celle di detenzione, che allora occupavano l’intero stabile, sono ancora come furono lasciate. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.