sabato 23 marzo 2013

LE FOSSE ARDEATINE



Storia



L'eccidio delle Fosse Ardeatine è il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito all'attentato di via Rasella compiuto contro le truppe tedesche avvenuto il giorno precedente. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, è diventato l'evento simbolo della rappresaglia nazista durante il periodo dell'occupazione. Le "Fosse Ardeatine", antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quali luogo dell'esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, sono diventate un monumento a ricordo dei fatti e sono oggi visitabili.    



Struttura


Subito dopo la fine della guerra il comune di Roma bandì un concorso per la sistemazione delle cave ardeatine e la costruzione di un monumento in ricordo delle vittime dell'eccidio nel luogo stesso in cui avvenne: le cave di pozzolana della via Ardeatina; fu il primo concorso d'architettura nell'Italia liberata.
A due gruppi di architetti fu assegnato l’incarico di un progetto comune per la costruzione di un sacrario, la sistemazione del piazzale e il consolidamento delle gallerie fatte esplodere dai nazisti dopo l’eccidio. Il Sacrario delle Fosse Ardeatine è un grandioso monumento, pur nella semplicità ed austerità della sua linea architettonica. Esso abbraccia in un solo complesso: le grotte, nelle quali venne consumato l’eccidio; il Mausoleo, ove sono raccolte le salme; il gruppo scultoreo, che sintetizza espressivamente la tragedia dei 335 martiri. 
Il Museo delle Fosse Ardeatine, allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Le celle di detenzione, che allora occupavano l’intero stabile, sono ancora come furono lasciate. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.

LE CATACOMBE

Storia



Nel primo secolo i cristiani di Roma non avevano cimiteri propri. Se possedevano dei terreni, seppellivano là i loro defunti; diversamente ricorrevano ai cimiteri comuni usati anche dai pagani. Per questo motivo san Pietro fu sepolto nella "necropoli", la città dei morti, sul Colle Vaticano, come pure san Paolo fu sepolto nella necropoli della Via Ostiense. Nella prima metà del II secolo, in conseguenza di varie concessioni e donazioni, i cristiani iniziarono a seppellire i loro morti sottoterra. Ebbero così inizio le catacombe. Molte di esse sorsero e si svilupparono attorno a dei sepolcri di famiglia, i cui proprietari, neoconvertiti, non li riservarono soltanto alla famiglia, ma li aprirono anche ai loro fratelli nella fede. A questo periodo si riferiscono i nomi di alcuni cimiteri o catacombe che ricordano i proprietari, i benefattori, come le Catacombe di Priscilla sulla Salaria, di Domitilla sulla Via delle Sette Chiese, di Pretestato sull’Appia Pignatelli, le Cripte di Lucina sull’Appia Antica.  Col passare del tempo le aree funerarie si allargarono, talvolta per iniziativa della Chiesa stessa. Tipico è il caso delle catacombe di San Callisto: la Chiesa ne assunse direttamente l'organizzazione e l'amministrazione, a carattere comunitario. Con l'editto di Milano, promulgato dagli imperatori Costantino e Licinio nel febbraio del 313, i cristiani non furono più perseguitati: potevano liberamente professare la fede, costruire luoghi di culto e chiese, dentro e fuori le mura della città, e comperare lotti di terreno senza pericolo di confische. Tuttavia le catacombe continuarono a funzionare come cimiteri regolari fino all'inizio del V secolo, quando la Chiesa ritornò a seppellire esclusivamente sopratterra o nelle basiliche dedicate a martiri importanti. Durante questo lungo periodo di tempo (400-800 circa d.C.), le Catacombe furono considerate santuari dei martiri e numerosissimi pellegrini si recarono a visitarle con l’unico scopo di pregare presso le loro tombe. A questo periodo, specialmente, appartengono i devoti graffiti (brevi invocazioni di preghiere o ricordo di riti compiuti, incisi sugli intonaci delle cripte dai pellegrini) e la compilazione di alcuni itinerari (vere guide delle Catacombe). Quando i barbari,  Goti e Longobardi, invasero l'Italia e scesero a Roma, vi distrussero sistematicamente molti monumenti e saccheggiarono molti luoghi, incluse le Catacombe. Impotenti di fronte a tali ripetute devastazioni, verso la fine dell'VIII e l'inizio del IX secolo, i papi fecero trasferire le reliquie dei martiri e dei santi nelle chiese della città, per ragioni di sicurezza. Una volta terminata la traslazione delle reliquie, le Catacombe non furono più frequentate, anzi vennero quasi totalmente abbandonate. Col passare del tempo, frane e vegetazione ostruirono e nascosero della maggior parte delle catacombe, tanto che se ne persero perfino le tracce. Per tutto il tardo Medioevo non si sapeva neppure dove fossero. L'esplorazione e lo studio scientifico delle catacombe iniziarono, secoli dopo, con Antonio Bosio (1575-1629), soprannominato il "Colombo della Roma sotterranea". Nel secolo scorso l'esplorazione sistematica delle catacombe, e in particolare di quelle di San Callisto, venne eseguita da Giovanni Battista de Rossi (1822-1894), che è considerato il fondatore e padre della Archeologia Cristiana.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=rE0WB8HSoME



Struttura


Si trovano sulla destra della Via Appia Antica, dopo la chiesetta del "Quo Vadis?". 
Le catacombe di S. Callisto, tra le più grandi e importanti di Roma, fanno parte di un complesso cimiteriale che occupa un'area di 15 ettari di terreno, con una rete di gallerie lunghe quasi 20 chilometri, su diversi piani, e raggiungono una profondità superiore ai 20 metri. In esse trovarono sepoltura decine di martiri, 16 pontefici e moltissimi cristiani.
Prendono nome dal diacono S.Callisto, che, all'inizio del III secolo, fu preposto da Papa Zefirino all'amministrazione del cimitero e così le catacombe di S. Callisto divennero il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma. 
Nel sopratterra sono visibili due piccole basiliche con tre absidi, dette "Tricore". Il  cimitero sotterraneo consta di diverse aree. La Cripta dei Papi è il luogo più sacro ed importante di queste catacombe, chiamato "il piccolo Vaticano" perché vi furono sepolti 9 papi e, probabilmente, 8 dignitari della Chiesa del III secolo. Lungo le pareti sono le iscrizioni originali in greco di 5 papi. Su 4 lapidi, accanto al nome del pontefice c'è il  titolo di "vescovo", perché il papa era considerato il capo della Chiesa di Roma, e su due lapidi c'è anche l'abbreviazione greca di "MPT" (martire).
Una importante cripta è quella dedicata a S.Cecilia, la popolare patrona della musica, nobile romana martirizzata nel III secolo. Sepolta dove ora si trova la sua statua, fu qui venerata per almeno cinque secoli. Nell’821 le sue relique furono trasportate in Trastevere nella basilica a lei dedicata. La Statua di Santa Cecilia è una copia della celebre opera del Maderno, scolpita nel 1599. La cripta era tutta decorata con affreschi e mosaici.  Passando attraverso imponenti gallerie piene di loculi, si giunge a cinque stanzette, vere tombe di famiglia, chiamate cubicoli dei Sacramenti e particolarmente importanti per i loro affreschi, databili agli inizi del III secolo e rappresentanti simbolicamente i sacramenti del Battesimo e dell’Eucarestia. Vi si trova raffigurato anche il profeta Giona, simbolo di resurrezione.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=KyP-o8IFgog



SIMBOLOGIA


Nelle catacombe l’uso di dipingere e incidere le lastre di marmo, che chiudevano i loculi, o di affrescare semplicemente pareti e soffitti degli ambienti più accessibili inizia nel III secolo e finisce nel V.
Le pitture non sono solamente ornamentali, ma illustrano aspetti importanti della fede cristiana.  Le immagini richiamano personaggi ed episodi del Vecchio e Nuovo Testamento. Alcuni dipinti e incisioni furono utilizzati come segni di riconoscimento dei loculi da parte dei parenti. Vari sono le interpretazioni dei simboli: l’albero rappresenta la vita che dalla terra si sviluppa verso il cielo; la fenice, mitico uccello d'Arabia, che secondo la credenza degli antichi, dopo un dato numero di secoli risorge dalle sue ceneri è, invece, il simbolo della risurrezione.

Altre immagini  hanno un significato più complesso e si riferiscono alla vita di Gesù: il pesce è la raffigurazione simbolica di Gesù poiché in greco le lettere della parola "pesce" che sono:
I-Ch-Th-U-S (ichthus), sono le iniziali di: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. Nelle catacombe di San Callisto a Roma il più famoso affresco della fine del II secolo raffigura un pesce con un cestino di pane, simbolo dell’Eucaristia.
L’agnello rappresenta Gesù crocifisso, trafitto da un colpo di lancia: Gesù è presentato come "Agnello di Dio" che si offre in sacrificio per la salvezza dell’uomo.
Il Buon Pastore richiama una parabola del Vangelo: Gesù è il Pastore buono che ha cura degli uomini e si preoccupa di offrire aiuto alle loro anime nel passaggio dalla vita alla morte. Il pavone è simbolo della resurrezione della carne in relazione di una credenza che riteneva le sue carni incorruttibili. L'Alfa e l'Omega sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco: significano che Cristo è l'inizio e la fine di tutte le cose. Il monogramma di Cristo è formato da due lettere dell'alfabeto greco, la X (chi) e la P (ro), intrecciate insieme. Sono le prime due lettere della parola greca "Christòs": questo monogramma, posto su una tomba, indicava che il defunto era cristiano.
Alcune raffigurazioni si riferiscono allo Spirito Santo. La colomba simboleggia secondo il contesto:l’intervento salvifico di Dio;  lo Spirito Santo; l’anima del defunto o la pace.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=cQP6xp4hsy8





SACRO CUORE SALESIANO


Storia


La basilica del Sacro Cuore di Gesù si trova nelle vicinanze della Stazione Termini. La chiesa fu voluta da Papa Pio IX nel 1870 che non riuscì concluderla a causa dell’annessione di Roma al Regno d’Italia. La costruzione fu  ripresa da san Giovanni Bosco che la concluse nel 1887.  Papa Benedetto XV l’ha eletta come basilica minore. La chiesa e gli edifici accanto sono di proprietà dei Salesiani, che ne hanno fatto un centro importante. Nell’appartamento accanto alla chiesa soggiornò il fondatore San Giovanni Bosco dal 1881 al1884, come ricorda una lapide commemorativa. Qui Don Bosco ha operato due prodigiosi interventi, che contribuirono a confermare la fama di “santo”, ancora vivente: liberò totalmente dalla sordità un seminarista, che vedeva compromessa la sua vocazione da questo difetto fisico e guarì, sull’istante, una signora che da molti anni aveva un braccio paralizzato.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=_1cBxAuItfI



Struttura


La facciata è in stile neorinascimentale; sul campanile spicca la statua di Cristo Redentore, posta in loco nel 1931. L’interno si presenta a tre navate, divise da colonne di granito, con transetto e cupola.
Sul retro della basilica viene conservato un ambiente che ricorda il passaggio e la permanenza di Don Bosco a Roma: familiarmente viene chiamato “le Camerette di Don Bosco”. Si tratta di un ampio locale che ha ospitato il Santo nel suo viaggio a Roma, il ventesimo e ultimo dal 30 aprile al 18 maggio 1987, in occasione della consacrazione della Basilica.
Lo spazio era suddiviso in due stanze separate da una parete, oggi abbattuta per consentire l’ampliamento in funzione di una cappella per la preghiera personale o dei gruppi. La prima stanza veniva utilizzata da Don Bosco come studio per il ricevimento di quanti desideravano incontrarlo. La stanza attigua era attrezzata come camera da letto, con l’aggiunta di un altare ad armadio per la celebrazione privata della Messa da parte del Santo, ormai molto affaticato e in condizioni precarie di salute.
Quando la Chiesa riconobbe la santità di Don Bosco, questi ambienti divennero meta di continui pellegrinaggi e di devota permanenza in preghiera. L’afflusso costante di pellegrini convinse i Salesiani ad abbattere la parete che divideva le due stanze allo scopo di offrire un unico ambiente, utilizzabile per l’incontro e la preghiera dei gruppi.
Per avvicinare ancora meglio il visitatore alla presenza viva di Don Bosco, che l’ambiente continua a evocare con forza, è stata allestita una grande vetrina contenente molteplici oggetti utilizzati dal Santo mentre si trovava a Roma.
Nella vetrina è anche conservata una preziosa reliquia, costituita da un batuffolo di cotone imbevuto del sangue di Don Bosco, ormai in fin di vita.
È in fase di studio un progetto di ulteriore intervento strutturale dell’ambiente, allo scopo di migliorare l’accesso dei pellegrini, la possibilità della sosta in preghiera e il contatto con la storia di Don Bosco attraverso spazi museali e documentari.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=_OCt2LCuJ-E



S. PAOLO FUORI LE MURA


Storia

La Basilica di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro; gode dell'extraterritorialità  della Santa Sede, pur trovandosi nel territorio della Repubblica Italiana, ed è dal 1980 patrimonio dell'umanità dell'Unesco. L’originaria basilica di San Paolo, dell’epoca costantiniana, risultò nel tempo inadeguata per la folla dei pellegrini che vi si recavano; fu così ricostruita completamente sotto il regno congiunto degli imperatori Teodosio I, Graziano e Valentiniano II (391). Sotto il pontificato di papa Gregorio Magno, il livello pavimentale venne rialzato, soprattutto nel settore del transetto, per realizzare l'altare direttamente sopra la tomba di Paolo e creare un piccolo accesso, dal quale si poteva raggiungere la tomba dell'apostolo. Nel IX secolo per preservare la basilica, Giovanni VIII la fece circondare da una cinta di mura fortificata con torri, creando un vero e proprio borgo soprannominato "Giovannipoli".            La notte del 15 luglio 1823 nella basilica si sviluppò un incendio che durò cinque ore circa, distruggendone una gran parte. Il rogo fu provocato dalla negligenza di uno stagnaio, che, dopo aver aggiustato le grondaie del tetto della navata centrale, dimenticò acceso il fuoco che aveva usato per il lavoro. Un buttero, Giuseppe Perna, che pascolava il bestiame, lanciò l'allarme anche se tardivamente. I Vigili del Fuoco, al comando del marchese Origo, arrivarono in circa due ore. Dopo l'incendio rimasero in piedi poche strutture. Il transetto miracolosamente aveva retto al crollo di parte delle navate e resistito alle altissime temperature dell'incendio, preservando il ciborio di Arnolfo di Cambio ed alcuni mosaici. Si salvarono anche l'abside, l'arco trionfale, il chiostro e il candelabro, ma si dovettero ricostruire gran parte delle strutture murarie. La ricostruzione fu voluta da Leone XII,  che  invitò i vescovi ad una raccolta di offerte presso i fedeli per la ricostruzione: offerte generose giunsero dal Re di Sardegna, della Francia, delle Due Sicilie, dai sovrani dei Paesi Bassi, dallo zar Nicola I che offrì i blocchi di malachite dei due altari laterali del transetto e del viceré d'Egitto che inviò le colonne d'alabastro.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=AWzjfW8SreA


Struttura


Esterno



Il corpo della basilica è preceduto dal cortile. Il portico, che costeggia la facciata della basilica, ha una sola fila di colonne; i due laterali hanno una doppia fila mentre quello che si trova sul lato opposto presenta una tripla fila di colonne più alte e robuste rispetto alle altre. Le pareti laterali sono decorate con medaglioni raffiguranti i simboli degli apostoli e alcuni discepoli di San Paolo. Nei medaglioni del lato d'ingresso, invece, sono raffigurati i dodici apostoli. Al centro del cortile si trova la statua di San Paolo. Il mosaico è suddiviso in tre fasce: in quella inferiore, alternati alle finestre sono raffigurati i quattro profeti dell'Antico Testamento. Nel timpano triangolare, infine, vi è raffigurato Cristo benedicente posto in mezzo a San Paolo e San Pietro e la striscia centrale.                                                                                                                     

Nel nartece, si aprono i cinque portali che permettono l'accesso alla basilica. 
Fra le porte, quella centrale è la più grande: essa raffigura degli episodi della vita dei santi Pietro e Paolo. La porta di destra è la più antica e vi si trovano rappresentate scene di vita di Gesù e dei suoi apostoli:  è chiamata Porta Bizantina e fungeva da ingresso principale fino al 1967 quando è stata invece scelta per chiudere dall'interno il vano della Porta Santa. Quest'ultima, illustra sull'esterno il tema della Trinità. 

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=xy3FWo2GQQg

Interno

La basilica presenta una pianta a croce latina, è divisa in cinque navate separate da quattro file di 20 colonne. Lungo le due navate laterali più esterne, il transetto e la navata centrale si aprono i grandi finestroni ad arco a tutto sesto. Nella fascia immediatamente sopra gli archi che dividono le navate, vi è la serie dei tondi contenenti i ritratti di tutti i Pontefici. Sopra i medaglioni, nella parte alta della navata centrale e del transetto, sono presenti 36 affreschi nei quali sono raffigurati degli episodi della vita di San Paolo.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=smEkq8lq7C4

Arco di Galla Placidia

L'arco trionfale , è detto di Galla Placidia. Dopo l'incendio del 1823, il mosaico venne staccato e sottoposto ad un intervento di restauro. Al centro della composizione, al disopra dell'arco, vi è raffigurato Cristo Pantocratore. Ai suoi lati,vi sono i quattro simboli degli Evangelisti. In basso su sfondo blu scuro, vi sono le figure di San Paolo e di San Pietro.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=gHz-jqUny8A




Funzione 


È in quest'area sepolcrale che, come qualsiasi condannato a morte, la tradizione afferma che Paolo di Tarso sia stato sepolto, dopo aver subito il martirio. Sia Paolo che Pietro sarebbero caduti vittime della persecuzione neroniana seguita al grande incendio di Roma del 64. Una tradizione vuole che una matrona abbia messo a disposizione una tomba per seppellire i resti dell'apostolo. Come per il sepolcro di Pietro anche quello di Paolo divenne immediatamente oggetto di venerazione per la nutrita comunità cristiana di Roma che  eresse, sulle tombe dei due, dei piccoli monumenti funerari. Questo luogo fu monumentalizzato dall'imperatore Costantino I, con la creazione di una basilica,  probabilmente a tre navate, che ospitava in prossimità dell'abside la tomba di Paolo, ornata da una croce dorata. Essendo la basilica collocata lungo la Via Ostiense, importante arteria commerciale, ed essendo la  popolazione ancora largamente pagana, l’imperatore fu costretto a realizzare una chiesa di piccole dimensioni; alla fine dello stesso secolo, questa fu sostituita dalla nuova basilica dalle stesse forme e dimensioni di quella attuale. La basilica è da sempre meta di pellegrinaggi e dal 1300 - data del primo Anno Santo - fa parte dell'itinerario giubilare per ottenere l'indulgenza e vi si celebra l'apertura della Porta Santa.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=q5ydJEx-wVA






 

LA PIETA' DI MICHELANGELO



Storia


Nel 1498 Michelangelo, a soli 22 anni, stipula un contratto, garantito da Jacopo Galli, con il cardinale francese di San Dionigi, per la realizzazione, entro un anno, di una Pietà di marmo destinata ad essere esposta nella Basilica di San Pietro. La scultura fu collocata nel 1499  nella Cappella di Santa Petronilla in San Pietro, dove rimase fino al 1517 quando venne spostata nella Sacrestia vecchia. 
Dal 1749 d.C. l'opera occupa l'attuale collocazione ed ha abbandonato la Basilica di San Pietro solo per essere ospitata, dal 1962 al 1964, nell'Esposizione Universale di New York.
Il 21 maggio 1972 un giovane geologo australiano di origini ungheresi, eludendo la sorveglianza, riuscì a colpire con un martello l'opera di Michelangelo per quindici volte in un tempo di pochi secondi, al grido di I am Jesus Christ, risen from the dead! ("Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!"), prima che fosse afferrato e reso inoffensivo. La statua subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso e le palpebre erano state quasi distrutte. Il restauro fu effettuato nei vicini laboratori dei Musei Vaticani, riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali. 

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=sZeE-7pZj1A


Struttura


La Pietà di Michelagelo nasce su un blocco di marmo, scelto personalmente dall’artista nelle cave di Carrara. Vi si rappresentano le figure isolate della Vergine Maria che tiene in grembo il corpo di Cristo appena deposto dalla croce, secondo la tradizione di immagini all’epoca in voga nel nord Europa.
Alta 1.74 cm, la Pietà di Michelangelo presenta forti particolari anatomici e nelle finiture dei tessuti e delle vesti con effetti di luminosità accentuati dal modo in cui la luce sembra accarezzare le superfici marmoree. Quello che maggiormente sorprende nella scultura è l'aspetto estremamente giovanile che l'artista volle dare al volto della Vergine Maria: questa scelta, vivamente criticata dai contemporanei, trova giustificazione nel carattere astratto della composizione.  La Vergine siede su una sporgenza rocciosa, ben finita con piccole fessure ad arte,  che simboleggia il vertice del monte Calvario. Il livello di finitezza dell'opera è estremo, soprattutto nel modellato anatomico del corpo di Cristo, con effetti di levigatura e morbidezza degni della statuaria in cera, come il dettaglio della carne tra il braccio e il costato, modificata dalla salda presa di Maria opposta al peso del corpo abbandonato. 


Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=_Ad3HSkmaIM

BASILICA DI SAN PIETRO (Ita;Eng)


Storia


La basilica di San Pietro in Vaticano (nome esatto completo Papale Basilica Maggiore di San Pietro in Vaticano) è una basilica cattolica della Città del Vaticano, cui fa da coronamento la monumentale Piazza San Pietro.
La costruzione della basilica, che avrebbe ospitato il corpo di San Pietro, iniziò con l’imperatore Costantino nel 324 d.C., una volta demoliti i mausolei e le necropoli preesistenti. Quando il re degli Ostrogoti Totila conquistò Roma il 17 dicembre 546, molti senatori e patrizi romani si rifugiarono qui. Nell’800 la basilica accolse la solenne incoronazione ad imperatore di Carlo Magno e successivamente quella di molti altri, tra i quali  Federico I Barbarossa e Federico II. Nell’846 fu saccheggiata dai saraceni che la depredarono di numerose opere d'arte ed arredi tra cui le porte bronzee. Per questo fu, poi, circondata da fortificazioni, le tuttora esistenti mura Leonine. Nel corso dei secoli la basilica fu affiancata da altri edifici come l'atrio, il campanile, un palazzo destinato alla residenza del clero. Dopo la cosiddetta cattività avignonese (1309 al 1377) periodo in cui il papato si trasferì da Roma ad Avignone e la basilica visse un periodo di abbandono, la basilica fu al centro dell'interesse papale e si arricchì di molte opere d'arte. Dai primi interventi di consolidamento, nel 1400 il papa Niccolò V decise un profondo rinnovamento del complesso edilizio ed il restauro di molte parti: artisti come Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti e Carlo Maderno diressero, negli anni, la cosidetta “Fabbrica di San Pietro”. I lavori si conclusero sotto il pontificato di Urbano VIII nel 1626 d.C., ma solamente fra il 1655 d.C. ed il 1667d.C. per volere di Alessandro VII, Bernini progettò e realizzò il grande portico a colonnato di Piazza San Pietro e pose al centro l'obelisco del I secolo a.C. proveniente da Eliopoli.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=Qj1VLe2jEdE



Struttura



La basilica di San Pietro è uno dei più grandi edifici del mondo: lunga ben 218 metri e alta fino alla cupola 133,30 metri, la superficie totale è di circa 23.000 metri quadrati. L'edificio, Interamente percorribile lungo il suo perimetro, è collegato ai Palazzi Vaticani e alla Sacrestia mediante corridoi sopraelevati. L'esterno, in travertino, è caratterizzato dall'uso di un ordine gigante oltre il quale è impostato l'attico. L’interno è a tre navate, di cui quella centrale alta 45,5 metri sino al culmine della volta.

La facciata

Innalzata da Carlo Maderno fra il 1607 e il 1614, essa è articolata mediante l'uso di colonne d'ordine gigante che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni, il luogo dove viene annunziata ai fedeli l'elezione del nuovo papa; al di sotto si trova un altorilievo di Ambrogio Buonvicino, intitolato Consegna delle Chiavi. La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo del 1800. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5 m, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca san Pietro). Ai lati della medesima sono collocati due orologi del 1700; sotto quello di sinistra si trova una grande campana di circa 7 m di circonferenza e oltre 9 tonnellate di peso. La facciata è stata restaurata in occasione del Giubileo del 2000, e riportata ai colori originariamente voluti da Maderno.

Il portico

Varcato il cancello centrale, si accede a un portico che si estende per tutta la larghezza della facciata e sul quale si aprono i cinque accessi alla basilica.
L'atrio è fiancheggiato da due statue equestri: Carlo Magno e, sul lato opposto, Costantino, opera del Bernini che sottolinea l'ingresso ai Palazzi Vaticani attraverso la Scala Regia. Ai lati delle lunette sono collocate anche le trentadue statue di papi.  
Sulla parete sopra l'accesso principale alla basilica è riportato un importante frammento del mosaico della Navicella degli Apostoli, eseguito da Giotto per la primitiva basilica.

L’interno

Le tre navate si articolano per mezzo di robusti pilastri sui quali si aprono grandi archi a tutto sesto. La navata centrale lunga 90 metri, larga 26 metri e alta circa 45 metri) da sola copre circa 2.500 metri quadrati di superficie. È coperta da un'ampia volta a botte e culmina, dietro al colossale Baldacchino di San Pietro, nella monumentale Cattedra. Nel pavimento marmoreo, riccamente decorato, è presente il disco in porfido rosso egiziano sul quale si inginocchiò Carlo Magno il giorno della sua incoronazione. Diecimila metri quadrati di mosaici rivestono poi le superfici interne, oltre a cappelle e statue di inestimabile valore artistico e storico. 
Nella navata destra è collocata la tomba del beato Giovanni Paolo II, ivi posta dopo l'esposizione in occasione della Beatificazione. La Cappella del Santissimo Sacramento, fu progettata da Carlo Maderno per raccordare la basilica michelangiolesca con il corpo longitudinale seicentesco: qui si svolse a  lungo il rituale del "bacio del piede" della salma del papa defunto, cioè l'ostensione ai fedeli delle spoglie mortali dei pontefici defunti, prima delle esequie.


                                                       

L'ambulacro

L'ambulacro, ovvero lo spazio che circonda i quattro pilastri che sorreggono la cupola, introduce verso il cuore della basilica così come l'aveva pensata Michelangelo Buonarroti. Notevole è il monumento a papa Alessandro VII, opera del Bernini in cui il papa è mostrato assorto in preghiera, con la morte, raffigurata da uno scheletro che sorregge una clessidra, che precede una porta, il simbolico passaggio verso all'aldilà.

I transetti

I transetti, caratterizzati da  nicchie  sormontate da ampi finestroni rettangolari, ospitano altari e statue di grande valore

La cupola

Con oltre 133 metri di altezza la cupola, progettata da Michelangelo, è l'emblema della stessa basilica e uno dei simboli dell'intera città di Roma.
E’ costituita da due calotte sovrapposte, di cui quella interna portante è più spessa mentre quella esterna, rivestita in lastre di piombo ed esposta agli agenti atmosferici, è di protezione alla prima. 
L’intera struttura, sorretta da quattro pilastri, pesa circa  14.000 tonnellate e all’esterno presenta colonne e sedici finestroni rettangolari, separati da altrettanti costoloni 
Lo spazio sottostante la cupola è segnato dal monumentale Baldacchino di San Pietro del Bernini. Struttura in bronzo alta quasi 30 metri è sorretta da quattro colonne tortili. Al centro, all'ombra del Baldacchino, avvolto dall'immenso spazio della cupola, sorge l'Altare papale, consacrato nel 1594 e  collocato sulla verticale esatta del Sepolcro di San Pietro.
Dalla basilica superiore, proprio di fronte all’altare papale, scende al piano inferiore una doppia scalinata, che porta nella nella cosiddetta Confessione di San Pietro dove si  trova la nicchia dei pallii,(stole di lana con ricami di croci che il papa conferisce ai neoletti vescovi metropoliti) con lo splendente mosaico del Cristo Pantocratore. Sul suo fondo della nicchia dei Pallii si apre la botola bronzea che, fin dalla costruzione della prima basilica, dava accesso alla sepoltura di Pietro. Normalmente si scende alle Grotte non dalla scalinata centrale, ma da scale a chiocciola ricavate nello spessore dei quattro pilastri che sorreggono la cupola. 

Le campane 

La basilica possiede un concerto di sei campane fuse in epoche differenti e installate su un castello in legno risalente alla fine del XVIII secolo. 
Dal conclave del 2005 le campane di San Pietro hanno un importante ruolo: il loro suono è il segnale definitivo dell'esito positivo del conclave e serve a per fugare ogni dubbio sul colore della fumata che precede l'Habemus Papam.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=RVAu8fSQTmk Struttura
Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=0iV0CQtgcyQ Interno

Funzione


La basilica di San Pietro è la sede delle principali manifestazioni del culto cattolico ed è perciò in solenne funzione in occasione delle celebrazioni papali, ad esempio per il Natale, la Pasqua, i riti della Settimana Santa, la proclamazione dei nuovi papi e le esequie di quelli defunti, l'apertura e la chiusura dei giubilei e le canonizzazioni dei nuovi Santi. Sotto il pontificato di Pio IX ospitò le sedute del Concilio Vaticano I e sotto papa Giovanni XXIII e Paolo VI quelle del Concilio Vaticano II.
Il massimo responsabile dell'attività cultuale e pastorale della basilica, l’arciprete,   è sempre un cardinale.

Inglese


The Papal Basilica of Saint Peter is commonly known as Saint Peter's Basilica and it is a Late Renaissance church located within the Vatican City.
In Roman Catholic tradition, the basilica is the burial site of its namesake Saint Peter, who was one of the twelve apostles of Jesus.
The basilica is within a forecourt in two sections, both surrounded by tall colonnades.
The basilica is cruciform in shape, with an elongated nave in the Latin cross form.
The basilica contains a large number of tombs of popes considered outstanding artworks. There are also sculptures in niches and chapels, including Michelangelo’s “Pieta”.   The central feature is a baldachin over the Papal Altar designed by Lorenzo Bernini.
The Basilica of St. Peter is one of four papal basilicas (Major Basilicas) of Rome: the other basilicas are The Basilica of St. John Lateran, Santa Maria Maggiore and St. Paul outside the Walls.
The dome is a dominant feature of the skyline .

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=4qpjHSybY-Y




PIAZZA E COLONNATO DI SAN PIETRO (L'Obelisco Ita;Eng)


Piazza San Pietro


Con la costruzione della Basilica di san Pietro venne creata, interrando anche la precedente area cimiteriale, una vasta spianata chiamata platea Sancti Petri, in parte occupata dalla chiesa, in parte dal quadriportico ed in parte lasciata libera.  Al suo margine nel Medioevo, nacque il quartiere del Borgo che occupava l'area compresa tra il Tevere e la spianata.
 All'inizio del Cinquecento la piazza era all'incirca rettangolare, priva di pavimentazione, con un dislivello di circa dieci metri tra il piede della scalinata che conduceva alla basilica e l'antistante quartiere del Borgo che giungeva al Tevere.
Tra il 1656 e il 1667 Bernini realizzò l’attuale piazza ed il colonnato: la prima è composta di un primo spazio trapezoidale, delimitato da due bracci rettilinei chiusi,  e da un secondo spazio di forma ellittica, compreso tra i due emicicli del quadruplice colonnato. Secondo Bernini, infatti, la chiesa di San Pietro come madre di tutte le altre doveva avere un portico che dimostrasse di ricevere a braccia aperte i Cattolici per confermarli nella fede, gli Heretici per riunirli nella credenza e gli Infedeli per illuminarli nella vera fede.
La piazza è profonda 320 metri con un diametro di 240 metri. Lo spettacolare colonnato a quattro file di colonne è stato progettato in modo che, visto dai fuochi  dell’ellisse, indicati sul selciato da una pietra circolare circondata da un anello di marmo, appaia composto da una sola fila di colonne.  Al centro della Piazza è posto  l’obelisco vaticano e fontane. 

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=XlCy5P0rSW8


L'Obelisco 


Roma è oggi la città che conserva il maggior numero di obelischi al mondo. Questi monumenti, in gran parte di origine egiziana, furono trasportati nella capitale dell'Impero romano a partire dall'epoca di Augusto, sotto il cui dominio l'Egitto era stato conquistato, dopo la battaglia di Azio del 31 a.C. In alcuni casi, con il medesimo granito utilizzato dagli Egizi, furono realizzati obelischi direttamente in epoca romana: il monolite restava privo di iscrizioni oppure vi venivano copiati, con errori e fraintendimenti, i geroglifici dai modelli dell'epoca faraonica.

Gli obelischi egiziani utilizzati in epoca imperiale furono nuovamente rialzati nella Roma papale, a partire da papa Sisto V nel 1500, come punti di arrivo e di convergenza visiva nel nuovo assetto urbanistico dato alla città, diventandone una caratteristica, ripresa poi anche in epoca moderna con nuove forme. Roma possedeva anche un obelisco axumita, non egizio, l'obelisco di Axum, che è stato restituito all'Etiopia nel 2005.
L'Obelisco Vaticano è uno dei tredici obelischi antichi di Roma ed è situato in piazza San Pietro. Realizzato in granito rosso, svetta per un'altezza di 25,5 metri e, con il basamento composto da quattro leoni e la croce, raggiunge quasi i 40 metri.
Proveniente dalla città di Heliopolis, prima venne sistemato nel Forum Iulii di Alessandria d'Egitto e nel 37 fu portato a Roma dall’imperatore Caligola, che lo collocò nel Circo di Nerone. Rimase in questa posizione anche dopo che il Circo cadde in disuso, occupato da una necropoli. Si ritrovò poi a fianco dell'antica basilica di San Pietro, presso Rotonda di Sant'Andrea. Infatti è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto. Fu spostato e rialzato, per volere di papa Sisto V, dall'architetto Domenico Fontana che impiegò grandi mezzi e quattro mesi per compiere l'opera Il fatto che venisse concessa un’indulgenza perpetua di dieci anni a chi, di fronte all'obelisco, venerasse la Croce di Cristo recitandovi un Pater ed un Ave, fece presumere che Sisto V avesse collocato nella gran croce di bronzo posta sull'obelisco una particella della Vera Croce.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=bv9eTLzzaYk

Inglese


The Obelisk

The obelisk erected by Pharaoh  Psammetichus II  was brought to Rome by Emperor Augustus and it was used as a  sundial.
The inscription celebrates the conquest of Egypt.  Emperor Augustus dedicated the obelisk to the Sun.
In 1789 the obelisk of the Solarium Augusti was installed in front of Palace Montecitorio. 
The Pope Pius VI decided to retain the original use of the obelisk.  At the top of the monument we can see the bronze globe which is pierced so that at noon  a sun ray crosses it and it indicates the date on a series of markers on the pavement of the square. The obelisk is now known as “ the Obelisk of Montecitorio”.
Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=UTN1rm_11_I






venerdì 22 marzo 2013

PALAZZO CHIGI


Storia


La storia del palazzo inizia nel 1578 quando la famiglia degli Aldobrandini unisce e ristruttura alcune proprietà che si affacciano su Piazza Colonna dando vita ad nuovo palazzo.
Se la struttura esterna del palazzo prende forma in questo periodo, gli interni sono stati oggetto di continue modifiche, l'ultima delle quali risale al 1916 quando il palazzo divenne sede del Ministero degli Affari Esteri del Regno d'Italia.
Il nome del palazzo è quello di una facoltosa famiglia di banchieri di origine senese, i Chigi, che lo acquistarono nel 1659.
Palazzo Chigi si trova in un punto del centro storico di Roma tra i più conosciuti: lungo via del Corso, quasi a metà strada tra Piazza del Popolo e Piazza Venezia.
L'ingresso del Palazzo è su Piazza Colonna e la bimillenaria Colonna di Marco Aurelio, che dà il nome alla Piazza, è proprio di fronte al portone. Il Palazzo, inoltre, confina su lato destro con la sede della Camera dei Deputati.
La storia architettonica di Palazzo Chigi attraversa più di tre secoli nel corso dei quali si sono succeduti diversi progetti e continui adattamenti alle sempre nuove esigenze del Palazzo.
Dopo un paio di secoli in cui l'edificio è servito prevalentemente ad abitazione di famiglie importanti di Roma, a partire dalla fine del'700, il palazzo vede la presenza più o meno stabile dell'ambasciata spagnola a Roma.
Nel corso del 1800, diventa il luogo di accordi ed alleanze. A partire dal 1878, Palazzo Chigi diventa sede dell'ambasciatore d'Austria-Ungheria presso il Quirinale. 
Nel 1916 lo Stato acquista Palazzo Chigi con l'intenzione di destinarlo a ministero delle Colonie.                                                                                                    Nel 1922, Mussolini trasferisce questo ministero nel Palazzo della Consulta, davanti al Quirinale, e destina Palazzo Chigi a sede del Ministero degli Esteri. Mussolini, che ricopre la doppia carica di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, diventa così il nuovo inquilino di Palazzo Chigi.
Palazzo Chigi rimane sede del ministero degli Esteri fino al 1961. anno in cui avviene il trasferimento di questo ministero nel palazzo della Farnesina..
Dal 1961 Palazzo Chigi divenne la sede del Governo italiano e residenza del Presidente del Consiglio.



Struttura


Palazzo Chigi è caratterizzato da una pianta regolare di forma rettangolare. L'ingresso principale è quello su via del Corso, anche se la facciata più celebre è quella che dà su Piazza Colonna. Dall'ingresso sulla piazza, aperto solo dal 1740, si accede all'elegante Cortile d'onore, che presenta nel fondo l'imponente Scalone d'onore, costruito per i Chigi dall'architetto Felice della Greca. Da questo si accede al primo piano, che ospita le sale più importanti del palazzo, cioè quelle che si affacciano nell'angolo tra via del Corso e piazza Colonna e che furono costruite su commissione della famiglia Aldobrandini dall'architetto romano Matteo da Castello nel XVI secolo. 

Le sale interne:

La sala dei mappamondi  

Svolge la funzione di anticamera alla sala del Consiglio dei ministri, ed è così chiamata per la presenza di due globi del XVII secolo posti ai lati della porta che accede alla sala del Consiglio, rappresentanti la sfera celeste e la sfera terrestre.


Lo studio del Presidente del Consiglio

Vi si accede direttamente dall'anticamera. Dietro la scrivania, viene conservata una preziosa Sant'Agnese del Domenichino, copia di un originale del Tiziano conservato nel museo del Prado di Madrid.

La sala del Consiglio dei ministri                                                                      
È la sala che si affaccia sul balcone centrale della facciata su via del Corso. Le pareti sono decorate da quattro arazzi della scuola del Rubens, da un coro ligneo  cinquecentesco (proveniente dalla distrutta cappella interna dei Chigi) e da un caminetto della fine del XVIII secolo in marmo bianco. 

Il salone d'oro 

Si trova al secondo piano di Palazzo Chigi e si affaccia su piazza Colonna. Assieme alla Sala delle Marine va a formare l’appartamento del Presidente. Presenta una ricchissima decorazione dorata (donde il nome), che ricopre sia la pareti che il soffitto, realizzata nel XVIII secolo in occasione del matrimonio del principe Sigismondo Chigi con Maria Flaminia Odescalchi.

Curiosità sul palazzo Chigi:
L'appartamento presidenziale fu completamente riarredato nel 1994 da Berlusconi, appena nominato Presidente del Consiglio.

QUIRINALE


Storia

Il Palazzo del Quirinale sorge sul colle di Roma che porta lo stesso nome.. È la residenza ufficiale del presidente della Repubblica Italiana ed uno dei simboli dello Stato italiano. Sino al 1870 fu la residenza estiva del Papa per poi diventare palazzo reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l'edificio divenne definitivamente la sede del Capo dello Stato repubblicano.
L'attuale "inquilino" del Quirinale è Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006.
Nel 1583 papa Gregorio XIII iniziò la costruzione di una residenza estiva che venne affidata all'architetto Ottaviano Mascarino. I lavori si conclusero nel 1585.           L'edificio di Ottaviano Mascarino era stato costruito su un terreno ancora appartenente ad una famiglia di Roma e, per questo, il papa Sisto V nel 1587 fece acquistare il terreno che divenne proprietà della Chiesa di Roma e solo dopo intervenne per ampliare il palazzo servendosi dell'opera di Domenico Fontana che si preoccupò anche di sistemare la piazza che si trova davanti al palazzo con il restauro delle statue dei Dioscuri (che fin dall'antichità erano situate sul Quirinale, ed erano tradizionalmente attribuite a Fidia e a Prassitele, come ancora dichiara il piedistallo), e l'erezione della prima fontana. Papa Paolo V fu colui che commissionò il completamento dei lavori  affidati a Flaminio Ponzio e, alla morte di Ponzio nel 1613, i lavori di ampliamento vennero proseguiti da Carlo Maderno.  Papa Urbano VIII acquistò molti terreni ampliando la proprietà. Durante il dominio napoleonico (1809-1814) il palazzo fu depredato dei suoi arredi e delle sue opere d'arte, in particolare due quadri di Tiziano e del Guercino, tuttavia Napoleone Bonaparte non fece in tempo ad utilizzare personalmente il Quirinale.
Il Palazzo del Quirinale fu la residenza estiva del pontefice fino al 1870, quando Roma venne conquistata dal Regno d'Italia; divenne quindi la residenza dei re fino al 1946. Durante il loro soggiorno, i Savoia ristrutturarono diversi ambienti per adattarli alle nuove esigenze della Corte..
I primi due presidenti della Repubblica Italiana Enrico De Nicola e Luigi Einaudi non vissero al Quirinale. Giovanni Gronchi fu il primo presidente che visse nel palazzo.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=_xARidALbTg 




Struttura


Il palazzo è composto dal corpo centrale, che si sviluppa attorno al maestoso Cortile d'onore, con le più belle sale del complesso che fungono da ambienti di rappresentanza della Presidenza della Repubblica, mentre gli uffici e gli appartamenti del Capo dello Stato sono ospitati sul lato lungo via del Quirinale.  Il palazzo, nella sua totalità, ha 1200 stanze.



Il Salone dei Corazzieri

Con i suoi 37 metri di lunghezza e 12 metri di larghezza, si tratta della sala più grande dell'intero palazzo. Nel salone hanno luogo anche molte altre attività del Presidente della Repubblica, soprattutto pubbliche udienze e premiazioni ufficiali.


La Cappella Paolina 


Delle stesse dimensioni della Cappella Sistina in Vaticano, anche questo ambiente fu costruito da Carlo Maderno su ordine di Paolo V Borghese. Le dimensioni non sono casuali, tanto che qui si tennero addirittura alcuni conclavi. Tuttora, in occasione delle feste di Natale e di Pasqua, viene celebrata la messa alla presenza del Presidente della Repubblica. In questo ambiente furono celebrate, nel 1930, le nozze tra Umberto II e la Principessa Maria José del Belgio.


Sala del Bronzino


Questa sala, che deve il suo nome agli arazzi cinquecenteschi tessuti su disegni di Agnolo Bronzino, rappresenta ancora oggi il luogo del primo incontro tra il Presidente della Repubblica e i Capi di Stato  stranieri. 



Lo Studio del Presidente


In questo ambiente il Presidente della Repubblica tiene gli incontri ufficiali con i Capi di Stato e con i segretari di partito durante le consultazione per la formazione del Governo. In origine questa stanza era la camera da letto estiva dai pontefici.


La Sala degli specchi


Questa sala ospita alcune udienze del Capo dello Stato e il giuramento dei giudici della Corte Costituzionale.


Il Salone delle feste


È l'ambiente più grande e solenne del palazzo, qui giura il nuovo Governo e si tengono i pranzi ufficiali.                                                                                 


Collezioni 


Nel Palazzo del Quirinale si trovano diverse collezioni artistiche che comprendono arazzi, dipinti, statue, carrozze, orologi, mobili, porcellane, molti dei quali arrivati fin qui da altre residenze italiane. 


Giardini 





I giardini del Quirinale, famosi per la loro posizione privilegiata che li costituiscono quasi come "isola" sopraelevata su Roma, furono nel corso dei secoli modificati a seconda dei gusti e delle necessità della corte papale.


Dipendenze:


Scuderie 


Il palazzo delle Scuderie al Quirinale fu costruito tra il 1722 e il 1732, e si trova di fronte alla residenza presidenziale, affacciato su piazza del Quirinale. L'edificio ha mantenuto la sua funzione originaria di scuderia fino al 1938, anno in cui venne adattato ad autorimessa.Tra il 1997 e il 1999 venne completamente restaurato su progetto dell'architetto friulano Gae Aulenti. Attualmente ospita grandi mostre di richiamo internazionale ed è una delle sedi per mostre d'arte temporanee di Roma più visitata insieme al Vittoriano.


Archivio storico  

                                                             
E’ stato creato sotto la presidenza Scalfaro nel 1996. I documenti dell'archivio sono liberamente consultabile, salvo per i documenti riservati relativi alla politica interna ed estera dello Stato, che diventano liberamente consultabili solo 50 anni dopo la loro data. Tra i documenti storicamente più importanti vi è la copia originale della Costituzione sulla quale giurano il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri e i Giudici costituzionali all'inizio del loro mandato e il carteggio originale tra il Presidente Einaudi e Arturo Toscanini, nel quale si può leggere il rifiuto del celebre direttore d'orchestra alla nomina di Senatore a vita.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=WC_VIwTCPno




PALAZZO MONTECITORIO (Ita;Eng)


Storia


Il nome del luogo, Montecitorio,  è di origine incerta: c'è chi ritiene che in epoca romana vi si svolgessero le assemblee elettorali (da cui"mons citatorius"); per altri il nome del luogo deriva dal fatto che vi venivano scaricati i materiali di scarto della bonifica del vicino Campo Marzio ("mons acceptorius").                                                                                                                     

L'attuale palazzo, edificato dove prima sorgeva un gruppo di casupole, fu commissionato da papa Innocenzo X al Bernini come futura dimora della famiglia Ludovisi.
Morto il papa nel 1655, i lavori furono interrotti per mancanza di fondi e non furono ripresi se non oltre trent'anni dopo per volontà di un altro pontefice, Innocenzo XII, che dapprima intendeva destinare il palazzo a ospizio per i poveri e poi decise di trasformarlo nella sede dei tribunali pontifici.                                                                                                                                                               

Intanto Bernini era morto e il nuovo architetto Carlo Fontana modificò profondamente il progetto precedente. conservando la caratteristica facciata convessa e aggiungendovi il campanile a vela. Fontana dovette invece rinunciare, per volontà del pontefice (ancora per mancanza di fondi), a creare un'unica grande piazza al posto delle attuali piazza Colonna e piazza Montecitorio.
L’opera fu inaugurata nel 1696.                                                                                            

Oltre che dei tribunali, il palazzo fu poi anche sede del Governatorato di Roma e della direzione di polizia, divenendo così il centro della vita amministrativa e giudiziaria del governo pontificio.
Dopo la nascita del Regno d’Italia e la conquista di Roma,  nel 1871 il palazzo fu destinato a sede della Camera dei Deputati.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=1eT2hAG9t-U




Struttura


Esterno:

Tra il 1908 e il 1927 il palazzo venne ampliato e venne realizzata l’attuale aula del Parlamento, in quanto, quella precedente era stata ritenuta insufficiente per le funzioni che vi venivano svolte.
I lavori di ampliamento del palazzo furono affidati all'architetto palermitano Ernesto Basile che mantenne solo la parte frontale del palazzo progettato da Bernini. L’architetto Basile innalzò sulla piazza del Parlamento la nuova struttura del palazzo caratterizzata da quattro torri angolari rivestite in mattoni rossi e travertino (un tipo di pietra molto utilizzata nelle costruzioni).                                                                 

A Basile si deve anche la progettazione  del grande salone detto "Transatlantico", così chiamato per i suoi lampadari che ricordano quelli delle grandi navi d'inizio Novecento.



Interno:

Entrando all’interno del palazzo di Montecitorio incontriamo: 
il Transatlantico,con i suoi lussuosi lampadari;
la Sala dei Ministri, utilizzata per le riunioni tra i Ministri nelle occasioni in cui si trovano alla Camera dei Deputati;
il Casellario, dove viene smistata la posta dei deputati;
la Sala Verde, utilizzata per la lettura della stampa periodica e così chiamata per il particolare colore dei suoi arredi;
il Cortile d'Onore;
l'Archivio Legislativo.
Le più importanti sale di rappresentanza si trovano al secondo piano, insieme agli uffici del Presidente della Camera dei deputati.                                                                             

Attraverso uno scalone si accede al cosiddetto corridoio dei busti, lungo il quale sono esposti una trentina di busti in bronzo e marmo di illustri deputati.                                      

Un altro salone è chiamato "della Lupa", per la presenza di una scultura in bronzo della lupa capitolina. Qui fu proclamato il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e si svolgono ancora oggi riunioni importanti.                                                      

 A sinistra del salone della Lupa si affaccia la Biblioteca del Presidente mentre sul lato  destro è situata la Sala Aldo Moro. La sala, che prima era soprannominata Sala gialla per il colore della tappezzeria, è arredata con mobili provenienti dalla Reggia di Caserta.
All’interno del Palazzo Montecitorio si trovano più di mille dipinti e sculture realizzati  tra il XVI e XX secolo.e alcune migliaia di incisioni e stampe di varie epoche.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=vG3jDpw0qC8


L'Obelisco

L'obelisco di Montecitorio, attualmente collocato in piazza Montecitorio è uno dei tredici antichi obelischi di Roma.                                                                             

Originariamente realizzato all'epoca del faraone Psammetico II (595-589 a.C.), era collocato nella città di Elipoli in Egitto.                                                                                                      

Fu portato a Roma nel 10 a.C. da Augusto                                                                                          

Oltre a svolgere la funzione  di orologio solare con l’indicazione delle ore, dei mesi, delle stagioni e dei segni zodiacali,  l'obelisco era orientato in modo tale da proiettare la sua ombra sulla vicina Ara Pacis  il 23 settembre, giorno del dies natalis dell'imperatore. 

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=C-sXLpypts4



Inglese

Palazzo Montecitorio was designed by  Gian Lorenzo Bernini  in 1653 for  Prince  Niccolò Ludovisi and his wife Costanza, who was the niece of Pope Innocent X.
Because of the slope of the ground   Bernini designed a convex façade; in the decoration of the smaller side wings he made use of fake  rocks.With the death of the Pope, work stopped . It was restarted  by Pope Innocent XII and the construction was completed by  the architect Carlo Fontana.
With the unification of Italy in 1861 and the transfer of the capital to Rome in 1870, Montecitorio was chosen as the seat of the Chamber of Deputies. 
During the early 1900s the architect Ernesto Basile added the so-called Transatlantico, the long and impressive salon which surrounds the debating Chamber.

Ascolta: http://www.youtube.com/watch?v=1T3blFbJxYA